Per molte persone, l’ambiente lavorativo rappresenta una fonte di forte stress e ansia, al punto da compromettere il benessere psicofisico. Se pensare alla giornata lavorativa ti provoca tensione, malessere o un senso di oppressione, è importante riconoscere questi segnali e intervenire per ritrovare equilibrio e serenità. Esistono strategie efficaci per affrontare questa situazione e, con il giusto supporto, è possibile migliorare la qualità della vita lavorativa e personale.
Come riconoscere l’ansia da lavoro?
L’ansia lavorativa ha caratteristiche specifiche che la differenziano da altri disturbi d’ansia. Chi ne soffre:
- Si sente bene nei giorni liberi o sperimenta meno ansia
- Avverte tensione pensando al lavoro
- Ha difficoltà a comunicare con i colleghi pur non avendo problemi a relazionarsi con le persone al di fuori del lavoro
- Si incupisce la domenica sera pensando alla settimana lavorativa
- Si sente fisicamente male quando riceve chiamate o e-mail di lavoro
- Ha difficoltà di concentrazione e attenzione
- Teme di commettere errori, timore che, come in un circolo vizioso, contribuisce a far sbagliare di più
- Evita riunioni e nuovi progetti
- Rinuncia ad incarichi, opportunità o promozioni per paura di avere più ansia e stress
- Manifesta sintomi fisici come mal di testa, tensione muscolare, sudorazione intensa e nausea
- Si sente più stanco ed irritabile con un livello di autostima più basso
Se riconosci questi segnali, può essere utile un confronto con uno psicologo per comprendere meglio la tua situazione e trovare strategie personalizzate per affrontarla.
Perché provo ansia nel contesto lavorativo?
L’ansia lavorativa può derivare da diversi fattori, tra cui:
- Carichi di lavoro eccessivi
- Sindrome dell’impostore (caratterizzata da una bassa autostima che porta a dubitare delle proprie competenze e a non riconoscere i propri meriti nonostante l’evidenza del contrario)
- Difficoltà relazionali con colleghi o superiori
- Scarse soddisfazioni lavorative e riconoscimenti economici
- Ambiente tossico e competitivo
- Perfezionismo e rigidità mentale
- Intolleranza agli errori
- Esperienze lavorative passate traumatiche
Anche la mancanza di attenzione al benessere dei dipendenti può contribuire a questi stati d’ansia. Affrontare queste difficoltà da soli può essere complicato, ma con un supporto psicologico professionale è possibile individuare le cause profonde e lavorare su strategie efficaci per ridurre l’ansia e lo stress.
Strategie per combattere l’ansia da lavoro
Esistono diverse strategie per ridurre l’ansia lavorativa:
Individuare i fattori scatenanti
Tenere un diario dello stress può aiutare a identificare i momenti più critici e comprendere quali situazioni generano maggiore ansia.
Non colpevolizzarsi
È importante riconoscere le proprie difficoltà senza autocritica eccessiva, accettando le emozioni senza giudicarsi. Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza e self-compassion.
Prendersi pause rigenerative
Fare piccole pause aiuta a decomprimere. Tecniche di come la respirazione (inspirare, trattenere, espirare e trattenere per 4 secondi ciascuno) o la tecnica rilassamento muscolare progressivo di Jacobson possono aiutare a calmarsi.
Creare un ambiente confortevole
Personalizzare lo spazio di lavoro con oggetti rassicuranti come foto, piante o oli essenziali calmanti può favorire un senso di benessere.
Prendersi cura di sè e prestare attenzione al proprio stile di vita
Ridurre l’utilizzo di sostanze eccitanti (caffè, ginseng, bevande gassate) e del fumo, rispettare il ritmo sonno-veglia, controllare l’alimentazione, l’idratazione e svolgere attività fisica
Dedicarsi ad attività piacevoli fuori dal lavoro
Dedicarsi ad attività che ci rendono felici (ad es. un hobby) è fondamentale per recuperare le energie consumate al lavoro: stimola aree cerebrali che sostengono la resilienza davanti allo stress ed il nostro benessere in maniera duratura.
Suddividere i compiti complessi in step più piccoli
Spezzare le attività in fasi più piccole, assegnare un limite di tempo ad ogni fase ed ordinare i compiti per priorità: questo metodo aumenta la produttività e permette di concentrarsi meglio senza sentirsi sopraffatti.
Come sconfiggere l’ansia al lavoro?
Se queste strategie non sono sufficienti e l’ansia diventa opprimente e difficile da gestire, rivolgersi a uno psicologo può essere la soluzione giusta.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è la migliore terapia evidence-based per il trattamento dell’ansia: permette di affrontare le radici dell’ansia e sviluppare strategie su misura per affrontare le sfide lavorative in modo più sereno.