Cura attacchi di panico.
Vorrei farti conoscere il Programma Cura Attacchi di Panico. Ho notato che in alcuni casi le persone tendono a parlare di attacco di panico quando si tratta in realtà solo di un forte stato di ansia. Facciamo dunque chiarezza.
Quando si è davvero in presenza di un attacco di panico?
Sulla base della letteratura scientifica e della mia esperienza clinica basata sull’adozione del Programma Cura Attacchi di Panico Rimini, posso sostenere che l’attacco di panico si manifesta con una improvvisa ed intensa paura in assenza di un reale pericolo, accompagnata da sintomi somatici (tachicardia, intensa sudorazione, fame d’aria, tremore, nausea o disturbi addominali, senso di svenimento).
Le persone che hanno un attacco di panico temono che stia accadendo loro qualcosa di molto grave: hanno la sensazione di stare perdendo il controllo, di morire, di avere un infarto o di impazzire.
L’esperienza è talmente spiacevole che spesso chi la prova una prima volta teme possa accadere di nuovo: si innesca così la “paura della paura”, un circolo vizioso, che può trasformare il singolo attacco di panico in un vero e proprio disturbo di panico.
I sintomi dell’attacco di panico.
Secondo il DSM-5 la diagnosi di disturbo di panico è possibile se sono presenti almeno quattro dei seguenti sintomi, i primi ad essere valutati nel mio Programma Cura Attacchi di Panico:
- palpitazioni o tachicardia
- sudorazione
- tremori
- sensazione di fiato corto o di fatica nel respirare
- sensazione di soffocamento
- dolore retrosternale
- nausea o dolori addominali
- vertigini, sensazione di
- instabilità, testa leggera o sensazione di svenimento
- brividi o vampate di calore
- parestesie (sensazioni di formicolio o di intorpidimento)
- derealizzazione (sensazioni di irrealtà) o depersonalizzazione (sentirsi separato da se stesso)
- sensazione di perdita del controllo o di “diventare matto”
- paura di morire
Nella pratica clinica connessa alla Cura Attacchi di Panico ho potuto verificare che, successivamente agli attacchi, per almeno un mese il soggetto presenta una persistente paura e preoccupazione di avere altri attacchi di panico. Questo provoca una riduzione della qualità globale di vita del soggetto.
Al disturbo di panico non di rado si associa una condizione psicopatologica chiamata agorafobia.