Cura della depressione. Impariamo a vincere il “male oscuro”.
Vorrei farti conoscere il Programma Cura Depressione che adotto presso il mio studio e nella pratica clinica quotidiana.
La depressione è uno dei disturbi psichici più diffusi e invalidanti e la sua incidenza è in costante aumento; l’OMS ha valutato la depressione maggiore come uno dei disturbi più invalidanti del pianeta, con un costo sociale altissimo e ha previsto che nel giro di pochi anni sarà la seconda causa di invalidità per malattia dopo le malattie cardiovascolari.
Possiamo parlare di diverse tipologie di depressione, o meglio di disturbi depressivi. Ti elenco i principali:
- episodio depressivo maggiore;
- disturbo depressivo maggiore;
- disturbo Depressivo Persistente (distimia);
- disturbo da disregolazione dell’umore dirompente;
- disturbo disforico premestruale;
- disturbo bipolare.
Che cosa è allora un Disturbo Depressivo?
Con disturbo depressivo si definisce quindi un raggruppamento di disturbi caratterizzati da alterazioni significative del tono dell’umore e da altri sintomi di natura sia somatica che psicologica. Le cause possono essere molteplici, tra cui una predisposizione o vulnerabilità innate affiancate a complicazioni, cicatrici, drammi od eventi traumatici.
Sintomi della depressione
Sulla base della letteratura scientifica e della pratica clinica connessa all’utilizzo del mio Programma Cura Depressione è possibile identificare alcuni sintomi che accomunano le diverse tipologie dei disturbi depressivi: si tratta in linea generale di un forte calo del tono dell’umore e/o una diminuzione di interesse e/o piacere per le attività quotidiane.
Sul piano emotivo insorgono emozioni di profonda tristezza, disperazione, rabbia e apatia con facilità al pianto.
A livello cognitivo emergono pensieri di autosvalutazione e colpa, pessimismo, pensieri negativi e calo di autostima; talvolta possono essere presenti anche pensieri di morte e ideazione suicidaria. Generalmente è presente una tendenza a pensare e ripensare continuamente alle cause e alle conseguenze dei propri problemi e delle proprie sofferenze, soffermandosi soprattutto sugli eventi del passato; questa modalità di pensiero detta ruminazione e svolge un ruolo di primaria importanza nel mantenimento della depressione.
I sintomi somatici più frequenti riguardano il calo di energia fisica, la qualità del sonno e le alterazioni dell’appetito: nella vita di tutti i giorni, il soggetto può sentirsi stanco e affaticato, ha problemi di memoria e concentrazione con conseguenti difficoltà nell’affrontare le semplici azioni quotidiane.
Altri aspetti comportamentali tipici sono la progressiva scomparsa di azioni volte al proprio benessere e cura personale e il graduale abbandono di tutte le attività sociali.
Cura della Depressione. Trattamento farmacologico.
Il mio Programma Cura Depressione prevede, nella maggior parte dei casi (soprattutto in quello medio-gravi), interventi farmacologici e non farmacologici integrati. La ricerca ha infatti dimostrato che il trattamento farmacologico unito a quello psicologico favorisce i migliori risultati terapeutici: il farmaco agisce sul sintomo in modo da ridurne la gravità e consentire di iniziare il percorso psicoterapico.
Secondo le linee guida NICE (National Institute for Health and Clinical Excelence, 2011) le psicoterapie di tipo cognitivo-comportamentale sarebbero i trattamenti migliori per i disturbi depressivi sia per il trattamento della sintomatologia acuta che per diminuire il rischio di recidive.
Cura della Depressione. Terapia cognitivo comportamentale
Secondo l’approccio cognitivo-comportamentale, i pensieri e le convinzioni negative su di sé, sul mondo e sul futuro hanno un ruolo chiave nell’esordio e nel mantenimento della depressione.
La Terapia Cognitivo Comportamentale mette in relazione pensieri, emozioni, comportamenti allo scopo di individuare le credenze disfunzionali e i meccanismi di mantenimento che sostengono e alimentano la sofferenza psicologica.
Si focalizza soprattutto su come il soggetto interpreta gli eventi che accadono, vi reagisce e valuta se stesso; il lavoro si concentra da una parte nello scoprire quali siano i pensieri disfunzionali, svilupparne di nuovi e rendere meno rigide le credenze personali.
Parallelamente, l’intervento lavora sul comportamento quotidiano del paziente, identificando e modificando gradualmente quegli aspetti del comportamento procedendo in direzione inversa rispetto alla tendenza all’inattività e all’isolamento sociale indotta dal disturbo.
Cura della Depressione. La Terapia Metacognitiva
Negli ultimi anni numerose ricerche hanno inoltre evidenziato l’efficacia della Terapia Metacognitiva che, a differenza della CBT classica, si concentra sul modo in cui la persona reagisce ai propri pensieri e non sul contenuto dei suoi pensieri.
L’obiettivo che si pone è di aiutare i pazienti a cambiare il modo in cui pensano, in cui vivono i loro pensieri negativi e a sviluppare nuove modalità attraverso cui relazionarsi con i propri pensieri e le proprie credenze.
Anche questo tipo di terapia è inclusa nella prassi clinica prevista dal mio Programma Cura Depressione.